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l 'abc della sicurezza nell'uso dei Dispositivi di protezione individuale |
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Respiratori non assistiti |
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I respiratori non assistiti possono essere progettati per proteggere dalla polvere o da gas e vapori organici |
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Sommario |
I
facciali filtranti antipolvere sono composti da una mascherina
(costituita interamente, o prevalentemente, da materiale filtrante,
attraverso il quale passa l’aria inspirata) applicabile al viso tramite
una coppia di elastici ed uno stringinaso. Il respiratore deve coprire
almeno il naso e la bocca. L’aria espirata può essere scaricata
attraverso lo stesso materiale filtrante o tramite una valvola di
espirazione. La protezione offerta da un respiratore antipolvere
dipende, oltre che dalla tenuta sul volto, anche dalla dimensione delle
particelle e dalla distribuzione dell’inquinante, oltre alle
caratteristiche costruttive del filtro stesso. In particolare, i filtri
antipolvere sono classificati secondo la loro efficienza filtrante in tre classi: P1, P2 e P3.
I dispositivi di protezione da gas e vapori organici sono regolamentati dalla norma UNI EN 141. In particolare i filtri antigas si distinguono in quattro diversi tipi: A) Per gas e vapori di composti organici B) Per gas e vapori di composti inorganici (escluso CO) C) Per anidride solforosa ed altri gas e vapori acidi ![]() D) Per ammoniaca e derivati organici ammoniacali e sono classificati in funzione della loro capacità: Classe 1) filtri di piccola capacità (limite di utilizzo = 1000 ppm) Classe 2) filtri di media capacità (limite di utilizzo = 5000 ppm) Classe 3) filtri di grande capacità (limite di utilizzo = 10000 ppm).
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